Teatro

In esclusica Toscana il Moscow City Ballet in Don Chisciotte

In esclusica Toscana il Moscow City Ballet in Don Chisciotte

Quale modo migliore per regalarsi una serata unica all'insegna della grande tradizione del balletto russo: il Moscow City Ballet si esibirà, in esclusiva toscana, giovedì 25 febbraio alle ore 21 al Teatro Verdi in DON CHISCIOTTE.
 
L’opera non ha certo bisogno di presentazione, essendo tratta dall’omonimo capolavoro di Miguel de Cervantes che narra le avventure cavalleresche dell’hidalgo Don Chisciotte e del suo fido scudiero Sancho Panza.
 
Il Moscow City Ballet, fra le prime compagnie di danza della capitale russa, fondato nel 1988, e tuttora diretto, da Viktor Smirnov-Golovanov, già solista per vent’anni del Balletto del Bol’šoj, ha saputo, negli anni, guadagnarsi prestigio e riconoscimenti in giro per il mondo. E il successo è arrivato rapidamente, in patria e all'estero, tanto da renderla una delle compagini più impegnate in tournée internazionali, composta da oltre cinquanta ballerini, provenienti dalle più famose accademie della Russia, del Kazakhstan e dell'Ucraina. Le sue produzioni sono sempre caratterizzate dal lavoro meticoloso fatto sul corpo e dall'attenzione ai dettami artistici del balletto tradizionale russo.
 
Convinti che il balletto classico sia una parte importante del proprio patrimonio nazionale, Smirnov-Golovanov e sua moglie Ljudmila Nerubašenko hanno voluto portare tale arte alla conoscenza di un pubblico vasto e soprattutto dei giovani appassionati di danza, con un repertorio che spazia da Lago dei Cigni, Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta, passando per Cenerentola, Romeo e Giulietta, Giselle, fino a Don Chisciotte, Guerra e Pace, Love and Death of Anna Karenina e Carmen Suite.
 
Anche se esistono molti adattamenti del Don Chisciotte, la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa sulla musica di Léon Minkus, molto melodiosa e ritmicamente energica, affascinante e di immediato gradimento per l’ascoltatore, una coreografia che ha conservato la sua popolarità per ben più di un secolo nonostante sia stata rivisitata molte volte fin dalla prima messa in scena, nel 1869 al Teatro Bol’šoj, anche da una nuova creazione di Aleksandr Gorskij, pupillo di Petipa. Ed è proprio la versione di Petipa rivisitata da Gorskij che viene messa oggi in scena in Occidente e qui nel nostro teatro, con i contributi di Rostislav Zaharov e dello stesso direttore artistico Smirnov-Golovanov.
 
Stile raffinato e perfezione coreografica sono le cifre di questo balletto in due atti, con prologo, le cui scene e i costumi vengono firmati da Elizaveta Dvorkina, presentato in collaborazione con Ater-Associazione Teatrale Emilia Romagna.